ADAS: il futuro della guida in sicurezza

A partire dal prossimo anno gli ADAS saranno obbligatori su ogni veicolo: ma già oggi sono la colonna portante della mobilità sicura.

Lo sviluppo tecnologico sta lentamente cambiando il modo in cui guidiamo. Non soltanto perché sta contribuendo alla svolta della mobilità green, ma anche perché sta rendendo sempre più sicuro e controllato il nostro stile di guida. Come? Tramite gli ADAS.

Advanced Driver Assistance Systems, è infatti l’acronimo che indica i sistemi di sicurezza: tutti quegli ausili elettronici che incrementano o implementano determinati sistemi di guida agevolata. Andiamo a vedere nel concreto i tre più famosi.

ACC: CRUISE CONTROL

L’ACC, sigla di Control Cruise Adattivo, è adibito al controllo della velocità. È forse il sistema di sicurezza più amato, perché permette impostare l’andatura di crociera che si desidera prima di partire, così come la distanza di sicurezza, e di rendere la guida già libera da possibili errori ed eccessi.

È il veicolo stesso, insomma, a decelerare o accelerare a seconda del traffico, con il conducente potrà mantenere il controllo della situazione, totale rilassatezza.

AVVISO DI COLLISIONE

Fra i più diffusi, questo sistema di segnalazioni di collisione (anteriore o posteriore) del mezzo—tramite telecamera, sensore, o radar—riconosce le situazioni di pericolo (come un ostacolo in retromarcia poco visibile dagli specchietti)—e li segnala al guidatore e agli occupanti tramite un segnale acustico.

MANTENIMENTO DI CARREGGIATA

Un’altra tipologia di Adas particolarmente diffusi sono i segnalatori di carreggiata. Il sistema di posizionamento del veicolo, tramite telecamere e sensori, rileva in pratica se si sta lasciando la carreggiata senza attivare l’indicatore di direzione. E segnala lo spostamento al guidatore quando si oltrepassa la linea divisoria.

I sistemi Adas di questo tipo più avanzati, inoltre, non si limitano alla segnalazione. Il Lane Keeping System, ad esempio, riporta automaticamente il veicolo in carreggiata.

Un settore in continuo sviluppo

E questi tre sono soltanto i più comuni: i nuovi modelli ne hanno molti di più. A partire dal prossimo anno, anzi, gli Adas diventeranno obbligatori per la circolazione in Europa. Questa decisione, frutto di un accordo fra i paesi dell’Unione, prevede infatti che tutti i nuovi veicoli dovranno avere la frenata automatica, o il mantenimento di corsia, di serie. Un’intesa che deve ancora passare al vaglio di tutti i paesi membri, ma che sembra ormai cosa fatta.

Stando a questa novità, quindi, il nuovo regolamento prevede l’introduzione di oltre 30 Adas. Che andranno ad aumentare la sicurezza di tutti i passeggeri. Una decisione che scaturisce da un’indagine condotta dall’Unione Europea, secondo cui tra il 2022 e il 2038 l’introduzione obbligatoria degli Adas salverà la vita a 25.000 persone. Ed eviterà il ferimento di altre 140.000. Per portare a termine il progetto l’UE ha già stanziato 450 milioni di plafond per gli stati membri, per cercare di limitare l’aumento dei prezzi di listino.

Il futuro della mobilità, insomma, è imperniato attorno agli Adas. E sui veicoli si nuova generazione saranno presenti molti nuovi sistemi.

Come ad esempio il riconoscimento della soglia di attenzione (che si attiva riconoscendo uno stato di sonnolenza del guidatore), il segnale di arresto di emergenza, l’assistenza alla frenata di emergenza, il sistema di rilevamento dell’inversione di marcia, il rilevatore di tasso alcolemico a bordo, l’Intelligent Speed Assistance (che regola la velocità in base ai limiti, individuati studiando le mappe satellitari).

C’è chi addirittura prevede che nel prossimo futuro verranno installate delle scatole nere su ogni veicolo. Per memorizzare le informazioni in caso di sinistro.