Il noleggio a lungo termine cresce nonostante la crisi

Il noleggio a lungo termine cresce: grazie a un eccellente +49% a settembre, infatti, il settore si rivela l’unico comparto positivo del mercato dell’auto del 2022.

In un mercato dell’auto in forte difficoltà, nonostante i flebili segnali di ripresa degli ultimi mesi, il noleggio a lungo termine cresce: grazie a un eccellente +49% a settembre, infatti, il settore si rivela l’unico comparto positivo del mercato dell’auto del 2022. Questo registrando un +6%, a fronte di un calo complessivo che da gennaio a settembre è del 16%.

Il noleggio a lungo termine coinvolge sempre più clienti che non hanno una flotta o che la macchina nemmeno la usano per lavoro, è a +1% sul 2021 come immatricolazioni, mentre la flotta è cresciuta del 6% rispetto alla chiusura di dicembre. L’apparente distonia la spiega il presidente di Aniasa, Alberto Viano: “per noi sta andando bene, nonostante lo sgambetto degli incentivi. Nei momenti di crisi,l’incertezza spinge i clienti ad allontanarsi dagli investimenti e scegliere i servizi su alcuni prodotti, tra cui l’auto. Poi scoprono che funziona e non tornano indietro. Dataforce ha diffuso i dati di noleggio di settembre 2022 anche per il canale degli acquisti diretti aziendali (+15%), per il noleggio a breve termine (+90%, ma su volumi sempre modesti rispetto a qualche anno fa).

La crescita del mese di settembre del noleggio a lungo termine

settembre il noleggio a lungo termine  è cresciuto considerevolmente, con il +49,22% e 26.717 immatricolazioni, che attestano la sua quota di mercato al 24%. Questi risoltati sono importanti, perché contribuiscono a mantenere in positivo il dato cumulativo dei primi tre trimestri (+6,11%), confermando il noleggio a lungo termine come l’unico canale a superare quest’anno i risultati del 2021.

Anche il noleggio a breve termine ha ottenuto buoni risultati, con un +90,31% ma ancora distante dalle annate migliori ante-Covid, pur contenendo il passivo del 2022 a -25,77%La quota di mercato del RAC rimane al di sotto del 5% (quasi la metà rispetto agli anni migliori), mentre il noleggio a lungo termine supera il 21% di market share su base annua, 4,5 punti in più rispetto al 2021.

Insomma: nel cumulato, è soltanto il NLT a mantenersi al di sopra della linea di galleggiamento, grazie ai risultati positivi della prima parte dell’anno+15,68% (quasi 5.000 targhe in più), ma il dato positivo continua ad assottigliarsi di mese in mese. La quota di mercato del NLT si mantiene molto alta: 31,6% (quasi 8 punti in più rispetto al 2021). A settembre, però, la market share del long rent è scesa al 27,27%.

Capitolo incentivi

Sugli ultimi mesi di rallentamento pesa la questione incentivi. Già, perché molte di queste motorizzazioni, nuove e ricche di incognite per gli automobilisti, riuscivano ad arrivare sul mercato grazie ai noleggiatori, che si accollano tutti i rischi. La storia degli incentivi 2022 va ricostruita. Annunciati già a fine 2021 e costantemente confermati durante l’inverno, hanno messo in stand-by chi voleva acquistare un’auto, specie quelle a basse emissioni. Sono poi arrivati solo con la bella stagione ma con la sorpresa che le immatricolazioni per uso noleggio erano escluse. Così, mentre le vendite da maggio cominciavano a godere dell’aiuto dei contribuenti, proprio le auto green segnavano il passo: ibride plug-in -5% ed elettriche -20%. Sulle plug-in la quota noleggio è superiore al 50% e sulle elettriche sta al 30%, mentre sul totale delle immatricolazioni è appena sopra il 20%. Non per caso la flotta circolante in Nlt a giugno contava un 7% di vetture dotate di spina.

Escluderli dagli incentivi è stato un vero boomerang. Ora l’Aniasa è riuscita, con un’opera difficile di alcuni mesi, a ottenere la modifica che rende gli incentivi disponibili anche per il noleggio, sebbene fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale l’effetto sia stato solo quello di frenare i clienti, che hanno atteso prima di ordinare l’auto. «Stiamo svolgendo un ruolo sociale nella transizione verso l’elettrico – afferma Viano – e siamo molto soddisfatti che per la prima volta nella storia un governo abbia emanato un provvedimento specifico per il noleggio, riconoscendo il valore di ciò che facciamo».

Purtroppo, dal testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale sembrerebbe che il fondo per il noleggio sia di appena 20 milioni, in pratica quasi nulla. Però il punto è ancora all’esame degli esperti del Ministero e c’è la possibilità che la disponibilità sia per l’intera dotazione del fondo incentivi.